Perchè la favola come strumento?
Le fiabe risultano essere uno strumento di comunicazione emotiva davvero potente:
- Si tratta di una delle forme più antiche di comunicazione
- Hanno un inizio, un’evoluzione e una conclusione come tutte le cose della vita
- Permettono di scoprire soluzioni efficaci e trasmettono il messaggio che nella vita le difficoltà sono sì inevitabili, ma anche superabili
- Rassicurano sul fatto che davanti alle difficoltà, l’eroe si può difendere, prima o poi arriva qualcosa o qualcuno in suo aiuto e, soprattutto, che è possibile risorgere dalla sconfitta
- Invitano a non abbandonare la ricerca di risposte alle proprie domande
- Hanno una funzione rassicurante sull’ignoto, che invece di solito spaventa
- Sono meno minacciose di comunicazioni dirette (ciascuno prende quel che vuole, se vuole, oppure le lascia stare)
- Ognuno le può usare a modo proprio. I significati sono diversi e molteplici per ciascuno , anche a seconda dei vari momenti della vita
- Insegnano che la conoscenza è un viaggio di sperimentazione per tentativi ed errori: è solo sperimentando che si impara
- Stimolano a sperimentare l’aggressività imparando a graduarla, invece che a reprimerla e a soccomberne
- Aiutano ad avere fiducia nelle risorse reali di un bambino, anziché dubitarne, sottovalutarle o sopravvalutarle. Il protagonista della fiaba fa il viaggio con quello che lui ha in mano, non con quello che gli altri pensano che lui abbia
- Abituano a non fermarsi difronte all’apparenza, ma a ricercare, piuttosto, le verità nascoste. Sanciscono quindi l’esistenza di un aspetto esterno e uno interno della realtà e che l’apparenza non sempre corrisponde alla sostanza delle cose: sotto alla ripugnante pelle dell’asino c’è una bella principessa e dentro al ranocchio c’è un principe vittima di un incantesimo...ma quale?